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Per Riku i giorni non erano più tranquilli da un pezzo, nella sua mente albergava il turbolento sentimento della rivalsa e della vendetta, decisamente in contrasto con il cielo sereno ed il clima piuttosto clemente in gran parte del Giappone in quel periodo, nonostante si avvicinasse il giorno di Halloween, ed ormai negozi ed altre attività commerciali ponevano in vendita, nelle loro vetrine, e negli interni addobbi e decorazioni, nonchè articoli da festa e maschere per travestirsi da mostri. Vero, non tutti avrebbero celebrato una festa straniera, e ancor di meno l'avrebbero fatto in maniera sentita, tuttavia valeva sempre la pena per i commercianti di provare a fare qualche soldo in più no?...
In giro non c'erano tante persone quante ve n'erano di solito, era circa metà pomeriggio, e ci sarebbe voluta qualche ora ancora al tramonto, il quartiere, ricco di ricordi, sarebbe stato sicuramente familiare come casa propria per il giovane ventenne, sebbene oramai non lo potesse più definire come casa propria, non dopo quello che era successo, forse non era nemmeno così sicuro per lui gironzolare in certe zone da solo, in ogni caso bisognava comunque scegliere, da una parte, si poteva accettare la sconfitta, e vivere tranquillamente rinunciando alle cose di un tempo, dall'altra c'era l'impervio cammino della vendetta... qualunque fosse stato il caso di Riku, senz'altro la sua vita sarebbe dovuta cambiare, ma non solo per lui...
Nel frattempo, ovunque le persone potessero trovarsi, sopra le loro teste potevano comunque osservare lo stesso cielo, per quanto in realtà nessuno più gli dedicava l'attenzione che tale meraviglia probabilmente meritava, ed infatti la vita continuava con la sua routine... e non si spezzò nemmeno quando nella distesa azzurra comparve, timidamente, una cifra, uno 0... per niente nitido come soggetto ad interferenze, immediatamente accompagnato al suo fianco da un 1... infine scomparvero, una decina di secondi dopo in un altro punto a caso del cielo comparvero cifre simili... 0 e 1... ancora troppo furtivi e fugaci da attirare l'attenzione.SPOILER (clicca per visualizzare)bene, qui ci troviamo ai tuoi 20 anni d'età, dal tuo BG non so dove abiti XD ho dedotto Giappone dal tuo nome... due linee guida ci sono, ma sentiti libero di descrivere pure meglio le circostanze in cui si trova il tuo pg
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Dai fratellone, vammi a comprare un cappello da strega per Halloween, ti preeeeeeeeeegoooo!!+
Queste furono le parole che circolavano nella testa di Riku, ancora scosso dalla bruciante sconfitta contro quel ragazzo misterioso e tanto più bruciante fu il comportamento dei suoi "amici" che decisero di seguire uno sconosciuto e dar la caccia a colui che gli diede una famiglia, certo, ragazzi problematici ma insieme componevano una vera famiglia. Riku accettò l'incarico di sua sorella, magari poteva distrarsi un po', girava attorno ai negozi con il suo Digimon Mini sempre in tasca quasi a volerlo nascondere, cosa veramente strana per il giovane, poichè un tempo si vantava con tutti del suo super Digimon ma ora era un semplice ragazzo, non più a capo della miglior banda del mondo, non più il Domatore migliore tra le bande, ora era una nullità che si nasconde per evitare di essere riconosciuta dalla sua ex banda e dalle altre bande. Riku si destreggiava tra le poche persone presenti pensando a cosa fare, vendetta o lasciar perdere? Ancora non lo sapeva, certo, voleva farla pagare alla sua ex banda ma da un lato non comandare più un gruppo di "bambini sperduti", poteva aprire nuove strade al giovane. Immerso nei pensieri, Riku non si accorse nemmeno di aver comprato il cappello per la sua sorellina, se lo trovò in mano e per un momento pensò di averlo rubato, il lupo perde il pelo ma non il vizio, controllò il portafoglio dove c'erano solo i soldi per il cappello e non c'erano.
Fiù, per fortuna l'ho pagato! sospirò contento.
Il giovane guardò il cappello che aveva comprato, un semplice cappello da strega a punta tutto viola, provò ad indossarlo e mentre se lo stava per mettere alzò involontariamente lo sguardo al cielo notando dei numeri apparire con una cadenza di 10 secondi l'uno.
Che cosa strana... commentò ma non facendoci caso più di tanto convinto che stessero preparando qualcosa di speciale per Halloween e che quelle erano solo delle prove. Il giovane abbassò lo sguardo verso il cappello che teneva tra le mani, lo fissò insistentemente quasi a pensare sul da farsi ma i suoi pensieri vennero spenti dal suono del suo Digimon Mini, Riku prese dalla sua tasca il suo Digimon Mini notando sullo schermo che il suo Digimon aveva fatto la cacca.
Pulisci pulisci pulisci! esclamò schifato.. la cacca gli faceva senso.SPOILER (clicca per visualizzare)Giappone va benissimo, scusa per quello che ho scritto ma sono fuori allenamento ^^". -
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Riku ebbe modo di pensare mentre camminava per strada, il flusso di gente inoltre non era tale da impedirgli di concentrarsi anche solo sui propri pensieri, come quando durante l'ora di punte le folle rendono più difficile camminare e va fatta un minimo di attenzione se non ci si vuole urtare, oggi non era tal caso, rumori di macchine che passavano, o rallentavano per far passare alcuni passanti sulle strisce... campanellini dei negozi quando qualcuno con il più classico dei sorrisi da consumatore speranzoso apriva la porticina per entrare, sotto l'allettante invito di articoli da regalo ben illuminati in vetrina, oppure anche dolci e maschere... addirittura in qualche negozio di abbigliamento erano stati posti in bella vista interi appendini dedicati solo ai costumi completi, per attirare maggiormente la clientela.
Per quanto riguardava il giovane ragazzo non era da molto uscito da quel negozio per l'acquisto commissionato dalla sua sorella, piuttosto perso nelle nuvole a dire il vero... proprio quando poi estrasse il proprio digimon mini, accorgendosi del bisogno e mentre si affrettava a provvedere, manco avesse dovuto "provvedere" lui realmente a tale pulizia...
hey, hey! ragazzo! sentì dietro di se una voce adulta avvicinarsi rapida, piuttosto affannata pure, e subito dopo si sarebbe sentito poggiare una mano sulla spalla destra, l'uomo misterioso sembrava ansimare leggermente, solo se si fosse girato Riku avrebbe potuto riconoscere chi pareva averlo rincorso anf.. hai scordato il resto!... anf.. era il leggermente avanti con gli anni/fuori allenamento signore senza capelli se non per quei ciuffi grigi attorno al capo, dalle tempie alla nuca... grigi, come i baffi folti, e dietro un paio di occhiali spessi lo guardava si e no per com'era curvo manco avesse appena terminato la maratona dei dieci chilometri .. devi essere più attento gli sorrise, suo malgrado, porgendogli con l'altra mano aperta le poche monete di resto per l'acquisto della maschera.. -
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Proprio mentre stava pulendo il suo Digimon, Riku sentì una voce in lontananza per un istante non ci fece molto caso, non aveva fatto niente di male, quindi, perché qualcuno doveva avercela con lui? Sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla, si girò subito notando un signore vecchiotto che ansimava.
Qualche problema? domandò preso di sorpresa finché non vide il vecchio porgergli il resto dei soldi.
Ah.. Ehm.. Il resto giusto... Gr-grazie! ringraziò quasi vergognandosi della gaffe che aveva fatto.
Dopo aver salutato il vecchietto, Riku riprese a camminare ma ancora una volta il suo Digimon Mini suonò.
Cosa c'è ora? Hai fame? Sembri mia sorella.. Dopo la cacca le viene sempre fame...... Oh, giusto, devo tornare a casa! esclamò facendo mangiare il proprio Digimon e accelerando il passo per tornare a casa, guardando ogni tanto in alto il cielo, magari riusciva a scovare quei numeri che c'erano prima, un piccolo anticipo della festa di Halloween sarebbe stato carino.. -
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il giovane Riku salvò in corner quei pochi spiccioli, fossero tutti così i negozianti!! comunque, camminando per la strada fece per dirigersi a casa, quando però alzò gli occhi al cielo non potè vedere nulla di strano, com'era successo prima, la brezza calò mentre sulla volta celeste non compariva nemmeno un numero piccolino di sfuggita, quasi come se non fosse accaduto nulla, inoltre... non dovette camminare molto perchè, a distanza di metri udì altre voci, miste comunque al resto della caciara di strada, e non avrebbe naturalmente fatto caso a ciò normalmente visto che tanto nessuno presta ascolto alle voci confuse degli sconosciuti quando cammina, però forse qui avrebbe fatto un'eccezione, chissà, in fondo, potè riconoscere il timbro vocale di due che risero abbastanza forte da essere udibili anche dall'altro lato della strada... si, perchè li li avrebbe trovati se avesse voltato lo sguardo, oltre al passaggio pedonale, dall'altro lato della strada, contro un edificio vi erano tre facce note, di cui due avevano appena riso ed un terzo sogghignava, come se stessero parlando di cose divertenti, quest'ultimo in mezzo ai due appoggiato di schiena all'edificio con fare molto strafottente... tre dei Mameboys... casa di Riku però, non era da quella parte, ma avrebbe dovuto tirare dritto per dirigervisi.
Intanto il silenzio... certo, come poteva esserci silenzio in città, ma... il vento, la brezza pareva completamente sparita, e non altro rumore se non le persone e le macchine attorno a se arrivava ai timpani, un pò come se quella scena fosse avvenuta in una grande camera insonorizzata... era strano, perchè dava la sensazione di vuoto e di silenzio, pure in quella situazione apparentemente assente..
Covando vendettaper Riku Kobayashi |
